domenica 6 novembre 2011

I Critici vs Faggion

Le elezioni amministrative per il Comune di Villa bartolomea si stanno facendo sempre più vicine e le varie liste si stanno preparando per l'appuntamento ognuno a modo suo.

Nel frattempo, sembra che l'usanza di creare Comitati Clandestini stia diventando una moda nel nostro piccolo borgo.
Questa volta, nelle nostre casette postali è arrivata una lettera (timbro di verona e indirizzo scritto a mano con caratteri celtici)
contenente questo volantino che tratta il vicesindaco Faggion con toni sprezzanti offensive e accuse generiche e non circostanziate(clicca sull'immagine a lato per ingrandirla).

Ma questa volta non è il fantomatico Comitato Villa in Fiore a firmare il libello, ma un altrettanto fantomatico Comitato I Critici.

Sulle pagine dei giornali locali Faggion ha saputo difendersi benissimo da solo, ma noi ci teniamo, così come è stato chiaramente espresso dai consiglieri di minoranza Pradella e Rigo, dare la nostra solidarietà al vicesindaco: lo facciamo perchè questo tipo di lettere anonime lo consideriamo puro e semplice Terrorismo Verbale.

Questi fantomatici comitati sono i Black Block di Villa Bartolomea, terroristi dell'ingiuria senza volto, sono solo piccole persone che si nascondo dietro l'anonimato forse anche perchè appartenenti ad un partito ( o a più partiti ) diretti non da un leader maximo e nei quali non esiste una cultura ed un dialogo democratico.

Nell'esprimere la nostra solidarietà al vicesindaco, non possiamo però fare a meno di notare che alcune delle "accuse" che gli vengono mosse, sono molto simili a quelle che venivano mosse dalla Lega alle precedenti amministrazioni di centrosinistra ( ci riferiamo all'Ufficio Stranieri ), false lo sono ora, come false lo erano allora.

Speriamo che la prossima contesa elettorale riesca più "morbida" ma sopratutto più basata su programmi, metodi e contenuti, sopratutto ci auguriamo che questi facinorosi Comitati si tolgano dalle scatole o si tolgano maschera.

martedì 11 ottobre 2011

La Lega usa le querele come "quareli"

Sembra proprio che la Lega a Verona abbia deciso di usare la querela come strumento di lotta politica, specie quando non ha argomenti solidi per rispondere alle critiche ed alle accuse che le vengono mosse. Vincenzo D'Arienzo (Segretario Provinciale del PD) e il Consigliere Regionale Franco Bonfante sull'Arena:
Tutto ciò denota un fastidio per la democrazia, ma è corretto pagare con i soldi dei veronesi azioni legali in gran parte velleitarie?
D'Arienzo e Bonfante fanno notare che per la Lega, la critica politica viene vista come una Lesa Maestà che non merita un confronto, ma una denuncia.

Tra le 43 querele c'è anche quella che il Sindaco di Verona Flavio Tosi "l Magnifico"ha scagliato contro il capogruppo di minoranza del PD di Villa Bartolomea Giuliano Rigo, a seguito di sue dichiarazioni dove aveva tirato in ballo il Sindaco Leghista.
Proprio in questi giorni il Giudice ha deciso di archiviare il tutto non ravvisando inassimilità della querela di Tosi. (Leggi il decreto di archiviazione cliccando sulla foto, è molto interessante)

Ora, le spese processuali per questa e le altre querele non andate a buon fine, indovinate chi le paga?

Ma soldi a parte, è mai possibile che con queste persone non si possa creare un dibattito politico degno di questo nome. D'altra parte, come dimostrano le vicende di Varese di questi giorni, se non sono capaci di discutere nel loro interno, figuriamoci se sono capaci di dialogare con il resto del mondo.

sabato 17 settembre 2011

L'isola ( ECOLOGICA ) non trovata

Dal periodico "Villa in...forma" citiamo brani dell'articolo sulla Nuova Isola Ecologica che dovrebbe servire capoluogo e frazioni:
Entro l'estate sarà completata anche questa importante opera prevista nel programma delle opere pubbliche dell'Amministrazione. I lavori, non ancora conclusi a causa di ritardi burocratici non imputabili all'Amministrazione...
...Ed invece non è proprio così... perchè ci risulta che l'Amministrazione abbia ottnuto dalla Regione una deroga al completamento dei lavori a causa di impedimenti causati dalle avverse condizioni di maltempo.

Dev'essere proprio frustrante fare qualcosa a Villa Bartolomea, nonostante si abbia dalla propria il Governo Nazionale, quello Regionale, con tanto di Ministro per la Semplificazione ( il Calderoli ) e Ministro della Pubblica Amministrazione, sembra proprio che questo centro-destra non sia capace di abbattere le lentezze burocratiche della propria amministrazione.

Se non bastassero i burocrati ( che sicuramente sono di sinistra come tutti gli statali ) ecco che pure Giove pluvio mette i bastoni tra le ruote di questo manipolo di volenterosi ( forse perchè ce l'ha con la loro strenua difesa dei "valori cattolici" e Giove, si sa, è un dio pagano ).

Vogliamo parlare dei costi? No, lasciamo perdere... non abbiamo cifre certe, ma qualche dubbio ci è venuto.
Fatto stà che la Nuova Isola Ecologica, più passa il tempo più sembra un miraggio che appare e scompare tra le nebbie padane.

A tal proposito mi vengono alla mente le parole di Francesco Guccini che, parafrasando Gozzano scriveva:

Appare a volte a volta di foschia magica, e bella,
ma se il pilota avanza su mari misteriosi è già volata via
tingendosi d'azzurro color di lontananza.

sabato 10 settembre 2011

Villa in Fiore: la saga continua

Alla vostra sinistra, la copia del terzo ( forse è il quarto?) bollettino rivoluzionario emanato dal fantomatico Comitato Villa in Fiore ( clicca per ingrandire ).
Questa volta, anzi per l'ennesima volta questa novelle Primule Rosse se la prendono direttamente con il Vicesindaco Emanuele Faggion ed alle sue dichiarazioni sulla stampa locale e nazionale a riguardo di una vicenda che lo riguarda di prima persona.

Siamo imbarazzati nell'ammetterlo, ma nei contenuti del bollettino anonimo ci troviamo d'accordo ( ci troviamo d'accordo nel merito ).

Quello che continua a non piacerci, anzi alla lunga comincia anche farci un po' schifo ( tanto per parlar chiaro ) è l'ostinarsi di nascondersi dietro l'anonimato, senza assumersi di prima persona la responsabilità delle proprie opinioni e dichiarazioni.

Tanto più che appare ormai chiaro che gli attacchi personali ai vari membri dell'amministrazione non provengono da parti avverse, ma probabilmente ( MOLTO PROBABILMENTE ) provengono da alleati o comunque persone molto vicine agli attuali membri in carica.

Il modo in cui i redattori si esprimono, ci fa intuire, per noi molto chiaramente, che essi stessi provengono dallo schieramento politico del Vicesindaco Faggion, ci fa anche capire che all'interno della Lega ( che non viene nemmeno citata  se non come "movimento") ci sono persone che nemmeno riconoscono la politica dell'amministrazione che esse stesse hanno sostenuto.

Ci fa anche capire che all'interno del "movimento" non esiste una dialettica precisa e che esiste una base che vede frustrate le proprie richieste e che preferisce l'anonimato forse per paura di ritorsioni politiche.

Ma che volete, queste sono le nostre conclusioni, noi che siamo abituati a sostenere e difendere le nostre opinioni faccia a faccia, che non siamo abituati alla delazione anonima, che ci piace il confronto libero, aperto e democratico.
Detto questo, preferiamo un Sindaco che si prende la responsabilità delle proprie azioni ( seppur molto discutibili ), piuttosto che un gruppetto rancoroso incapace di un dibattito aperto e costruttivo. Che Iddio ci scampi da questa nuova progenie di delatori fomentatori di odio.

Amen.

giovedì 8 settembre 2011

Non rispondere...è il Comune.

Avete mai ricevuto una telefonata dalla ditta Tizio che vuole vendervi il suo straordinario Olio d'Oliva?
Avete mai ricevuto una telefonata dalla ditta Caio che vuole proporvi un'imperdibile Piano Telefonico?
Avete mai ricevuto una telefonata dalla ditta Sempronio che vi segnala che ha un suo agente in zona?
Bene, da oggi potreste pure ricevere una telefonata dal Vostro Comune che, immaginiamo, avrà qualcosa di interessantissimo da comunicarvi.

Al modico costo di € 3000 ( si presuppone annuali, trattandosi di un servizio ) il Comune di Villa Bartolomea ha acquistato il servizio telefonico di chiamate automatizzate dalla ditta Virtual Landa di Cernusco Lombardone.
A quanto sembra, la Giunta Comunale ha sentito l'impellente esigenza di attivare questo servizio di telefonate automatizzate per mezzo del quale intende avvisare telefonicamente i cittadini e le varie attività econonomiche di Villa bartolomea in merito a comunicazioni di pubblica sicurezza, eventi, manifestazioni, ecc..."

Perciò, tenete presente che la prossima volta che squilla il telefono mentre sei seduto a tavola o stai sotto la doccia, potrebbe essere il tuo amico Sindaco che ti avvisa che è vicina la Sagra dell'Assunta.
Speriamo che usino questo indispensabile servizio per annunciare il completamento del nuovo ecocentro (ma questa è un'altra storia che vi racconteremo prossimamente).

Tu come li avresti spesi questi € 3000?

giovedì 4 agosto 2011

Villa Bartolomea = Roma?

Nel Consiglio Comunale del 28 luglio 2011 gli amministratori in carica hanno pensato bene di mettere come secondo punto dell'ordine del giorno l'aumento delle loro indennità forse per premiarsi del fatto che, bilanci alla mano, hanno evitato di sforare il patto di stabilità (che è il minimo che potevano fare).

Il punto in è stato presentato dal Direttore Generel dr. Naddeo che, dopo aver velocemente esposto le voci di aumento delle entrate e delle uscite, ha enfattizzato il fatto che la variazione di bilancio porta comunque ad un pareggio tra entrate ed uscite (12.135.000 euro in entrata e stessa cifra in uscita).

Preso atto di questo, l'amministrazione decide l'aumento delle indennità in quanto, a causa dello sforamento del patto di stabilità, negli anni precedenti  erano state decurtate del 20% circa.

Da notare che il ripristino delle indennità precedenti a questa decurtazione del 2010 è stata fatta con decorrenza retroattiva dal 1 gennaio 2011!!!

Le cifre sono le seguenti :

Sindaco 2509,98 euro lordi
Vice 672,50 euro lordi
Assessori 564,75 lordi
Consiglieri 16,27 euro lordi per il gettone di presenza.

Il Consigliere di minoranza Luca Pradella ho fatto notare che andare ad effettuare questo ripristino delle indennità in un momento in cui si parla tanto di tagli ai costi della politica era, secondo noi, perlomeno fuori luogo se non vergognoso. Tale aumento inoltre se era parzialmente giustificabiule per il sindaco, che ha solo questa entrata retributiva, era da evitare per tutti gli altri ammninistratori che sicuramente non ne avevano bisogno.


L'aumento è stato finanziato andando a prelevare i soldi dalle voci di spesa relative alle soese per liti arbitri e risarcimenti (10000euro), ai soldi per il mantenimento degli uffici postali delle frazioni (6.600 euro) e attingendo al fondo di riserva (10.000 euro ) , totale prelievo per finanziare gli aumenti 26.600 euro, di cui 11.900 solo per il sindaco e vice sindaco.

Abbiamo fatto presente che forse era questo il motivo per cui nelle frazioni è stato ridotto dal 9 luglio l'orario di apertura degli uffici, a Carpi addirittura passano tre giorni tra una chiusura ed un'apertura (sabato, domenica e lunedì chiuso, si riapre il martedì). Il Sindaco ha detto che questa riduzione di contributi non c'entra niente con gli orari ridotti e che anche gli altri anni era così.

La discussione si è potratta per alcuni minuti su questo punto ma sul discorso dell'aumento delle indennità nessuno ha fatto un cenno finchè Pradella ha ribadito l'importanza di dare un segnale visto che questa operazione va a beneficio di pochi e non della collettività.

A quel punto l'Assessore Rodin ha detto che non ci sta a questo gioco e ha fatto verbalizzare che dalla data odierna rinuciava al suo compenso, nessuno della maggioranza ha fiatato ed il gesto è rimasto isolato, i Consiglieri di minoranza hanno manifestato il loro apprezzamento per il gesto dell' Assessore Rodin il quale ha ringraziato precisando comunque che per lui la politica è servizio e non lavoro.

Il punto, ovviamente, è stato approvato con voto contrario di tutta la minoranza, astenuto Zanardo, assente Piva.

Tutto questo accade mentre vediamo che la qualità e la gestione dei servizi nel nostro Comune sta visibilmente scadendo e le tariffe stanno aumentando. C'è in noi la consapevolezza che il presente ed il futuro non saranno anni facili perchè il riassetto dei rapporti tra Comuni, Regioni e Stato Centrale sta mettendo in crisi le finanze locali. Per questo sarebbe utile poter affidare il nostro territorio a persone capaci di programmare una politica di sviluppo locale inserita nel contesto generale; e non avere un gruppo dirigente incapace di progettare adeguatamente il futuro ed il presente del nostro territorio.

mercoledì 15 giugno 2011

Quanto costa il nuovo centro ecologico di Villa Bartolomea?

Sapete che nel Comune di Villa Bartolomea abbiamo un nuovo centro ecologico? No? Non ci meraviglia visto che non è stato completato e la sua inaugurazione sembra sia ancora lontana.

E' certo che sino ad oggi dei bei soldini sono stati spesi e la verità è che il lavoro non è stato completato, la cifra precisa in questo momento non ve la sappiamo dire e, dato che non ci piace sparare cifre a caso, ci riserviamo di informarvi in merito.

Cosa certa è che con la Determina 210 del 3 giugno 2011 la nostra simpatica amministrazione ha versato €473,75 di MORA per il RITARDATO PAGAMENTO di una rata alla ditta che ha realizzato la nuova piattaforma ecologica di Villa Bartolomea.

Anche in questo caso, la notizia si commenta da se.

lunedì 13 giugno 2011

I Fantastici 4: il voto ai referendum a Villa Bartolomea.

Bene ragazzi, anche questa è fatta, con quattro croci al posto giusto abbiamo fatto fare una virata di 90° gradi alla infruttuosa politica di questo governo ed alla sua brancaleonesca maggioranza parlamentare. Se non altro, questi quattro referendum sono serviti a dimostrare che a noi, popolo italiano, non piace il modo in cui è amministrato il paese.

Ma, Italia a parte, come è stato il voto nel Comune di Villa Bartolomea? Ecco la risposta!

L'affluenza è stata del 55,7% e i voti sono stati questi:

1° Quesito, Privatizzazione dell'acqua
voti 2.408 = 95,6%
No voti 110 = 4,4%

2° Quesito, Profitti sull'acqua
voti 2.425 = 95,9%
No voti 104 = 4,1%

3° Quesito, Energia nucleare
voti 2.400 = 94,6%
No voti 138 = 5,4%

4° Quesito, Legittimo impedimento
voti 2.362 = 93,9%
No voti 153 = 6,1%

Ed i numeri parlano da soli. Da parte nostra, non possiamo non ringraziare tutti quelli che hanno votato, anche quelli che hanno votato NO, loro più di altri meritano il nostro rispetto perchè hanno avuto il coraggio e la volontà di esprimere la loro opinione. Chi non è andato a votare, anche se in fondo era un suo diritto astenersi, si vede che non aveva nulla dire, o forse ha preferito star zitto perchè gli "suo capo" glie lo ha ordinato.

A tutti gli uomini liberi d'Italia, i nostri più calorosi ringraziamenti.

lunedì 6 giugno 2011

IL NUCLEARE FA RISPARMIARE?

Tanto per cominciare, si stima che nel 2020 l'elettricità prodotta dalle centrali nucleari costerà il 75% in più di quella prodotta da gas, e il 27% in più dell'eolica.

Mediamente, il costo di una centrale nucleare è lievitato del 70%, mentre quello del pannello fotovoltaico è sceso del 55%.

Ma non solo, in Germania, gli addetti alle centrali nucleari sono 30mila mentre, attorno alle rinnovabili, ne girano 340mila.

Vedete voi cosa vi conviene e il 12/13 Giugno fate la vostra scelta POSITIVA!

sabato 4 giugno 2011

IL NUCLEARE E' INDISPENSABILE?

Nei paesi più industrializzati è un tipo di energia sempre più in disuso, nel 1999 solo il 17% dell'energia prodotta veniva dalle centrali nucleari, nel 2008 si è scesi sotto il 13,5%.
Ora la Germania vuole adirittura chiudere tutte le centrali attive entro il 2022. Francia ed Inghilterra, invece, manterranno sempre delle centrali in funzione, ma loro hanno un piccolo arsenale atomico da mantenere.

Dovete tenere presente inolte che, negli ultimi tre anni, i nuovi impianti eolici e solari, hanno prodotto elettricità pari a 3 centrali nucleari.

E tutto questo per ricordarvi che il 13/13 giugno, si vota per bloccare il ritorno del nucleare in Italia.
E' un referendum abrogativo, quindi si va a cancellare una legge malsana fatta da questo governo di vechhi pensionati nati nell'era atomica, quando c'era la guerra fredda, il comunismo, la CIA spiava tutti e non c'erano manco i cellulari. E' gente che vive in un'altra epoca.

Quindi Votiamo SI!
E portiamo questi vecchietti nel III millennio.

venerdì 3 giugno 2011

IL NUCLEARE E' SICURO?

Verrebbe da rispondere "se non esplode si!", ma l'uso dell'energia nucleare non è mai sicuro, nemmeno quando le cose vanno bene. E' statisticamente accertato che abitare nei pressi di una centrale nucleare  aumenta il rischio di leucemia, quindi, non è poi che questa possa chiamarsi "energia pulita".

Resta poi il problema delle scorie...come smaltirle? Quanto costa smaltirle? Dove smartirle? Non è che c'hai un buco in garage?

Il 12-13 Giugno si vota per impedire l'Italia ritorni al nucleare, non mancare!

Per saperne di più >>>

mercoledì 1 giugno 2011

NUCLEARE: SI VA A VOTARE!

Le hanno provate tutte per impedire al popolo italiano di decidere sull'uso dell'energia nucleare, MA HANNO PERSO!
La Corte di Cassazione ha confermato la validità del REFERENDUM CONTRO IL NUCLEARE e quindi il 12/13 GIUGNO possiamo far sentire la nostra voce per bloccare una volta per tutte questa malsana idea di far rientrare l'Italia nel mercato nucleare (mentre gli altri ne stanno uscendo).

Ci ritorneremo su questi argomenti...non preoccupatevi! :)

venerdì 27 maggio 2011

Villa in Fiore: tanto per essere chiari

Oggi ritorniamo, speriamo per l'ultima volta, sull'increscioso episodio del fantomatico ( ma quanti aggettivi! ) comitato Villa in Fiore: di seguito, riportiamo quanto scritto sul bollettino del PD di Villa Bartolomea "Specchio Democratico" che tra breve vi verrà consegnato a casa.

SE SON FIORI FIORIRANNO, SE SON CACHI...
Negli ultimi tempi nel nostro paese è girato un volantino, firmato dal fantomatico comitato “Villa in Fiore”, carico di accuse rivolte contro l’amministrazione, o, più precisamente, contro il sindaco Bersan e il vicesindaco Faggion. Vien da chiedersi se gli altri nomi siano stati omessi per “ingenua dimenticanza” o siano stati cancellati di proposito…a pensar male si sbaglia, ma talvolta ci s’indovina.

Intendiamoci: non siamo i fan numero uno di questa amministrazione e pensiamo che chi ha letto qui sopra l’abbia capito bene, ma un conto è la critica politica, un conto è l’attacco personale, ingiustificato, offensivo.

Noi riteniamo semplicemente che chi mette a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze, per quanto limitate esse siano, a servizio degli altri, meriti di vedere riconosciuto il proprio impegno.

Chi invece è capace solo di insultare nascondendosi nell’anonimato, merita solo la nostra condanna e il nostro disprezzo.

Se veramente questo comitato “Villa in Fiore” ha a cuore il proprio paese, non sprechi energie in inutili volantini ma metta in campo le proprie idee (se ne ha) per migliorare la vita della comunità.

martedì 24 maggio 2011

Come guadagnare € 200.000 in 10 mosse

Una brillante lezione tratta da "Specchio Democratico" di maggio 2011 che sarà prossimamente distribuito ai cittadini del Comune di Villa Bartolomea:

1. Costituire una società di intermediazione. Basta anche un piccolo investimento: 2.500€ di capitale versato possono andare bene. Più un po’ di marche da bollo per l’iscrizione alla camera di commercio.

2. Cercare qualche piccolo comune della provincia di Verona che abbia una grande zona industriale da vendere e un’amministrazione poco lungimirante.

3. Assicurarsi che ci siano alcune trattative già in corso e che il comune stia per assegnare alcuni lotti, per esempio a ditte che operano nel campo delle energie.

4. Chiedere l’assegnazione di “tutti i lotti residui”, restando magari sul vago, ma mettendo tutto nero su bianco con la firma di qualche assessore particolarmente vispo.

5. Versare un acconto a titolo di impegno. Non serve tanto: per una zona industriale del valore di 8.400.000 € potrebbero bastare ad esempio 20.000 € in tutto (cifre ipotetiche).

6. Aspettare che i lotti in precedenza promessi ad altre ditte vengano effettivamente assegnati.

7. Citare il comune in giudizio, sostenendo di avere diritto di ottenere gli stessi lotti appena assegnati. Meglio gonfiare la stima dei danni; ad esempio, 12 milioni di € potrebbero essere sufficienti ad intimorire l’amministrazione.

8. Attendere che la causa si protragga per un paio di anni, tenendo bloccati i terreni e facendo salire gli interessi che il comune deve pagare alla banca finanziatrice del mutuo.

9. Quando il comune, dopo aver pagato una valanga di interessi (1.300.000 € possono bastare), si trova con l’acqua alla gola, proporre di rinunciare ai lotti siglando un accordo transattivo.

10. È fatta! Il comune sarà disposto a versare almeno 200.000 € per chiudere la partita, sbloccare i terreni e smetterla di pagare gli interessi!

Vi sembra una storiella ironica e surreale? Eppure vi assicuriamo che a Villa Bartolomea è successo più o meno così! Con delibera di giunta 142 del 16/12/2010 infatti, dopo due anni di causa, l’amministrazione comunale ha deciso di siglare un accordo transattivo con la FC Consulting, sborsando la cifra di 200.000€ pur di rimediare al pasticcio fatto quando aveva assegnato gli stessi terreni a due ditte diverse!

Facciamo i nostri complimenti al sindaco e a tutta l’amministrazione, per essere riusciti a superare nella realtà la nostra fantasia...

lunedì 23 maggio 2011

Solidarietà ai lavoratori della Sicar

Nei prossimi giorni verrà distribuito nelle famiglie del comune di Villa Bartolomea il nuovo numero di Specchio Democratico, essendo il bollettino sempre ricco di argomenti e notizie, ve lo rimbalziamo volentieri in questo blog. Iniziamo con un piccolo sostegno morale ai lavoratori della Sicar che, tra le realtà del nostro territorio, sono quelli che forse sentono di più gli effetti di questa crisi.

Da Specchio Democratico maggio 2011

Cari cittadini, la grave crisi economica che ha investito l’economia globale tra il 2008 e il 2009 sta facendo sentire i suoi devastanti effetti anche nel nostro comune. Sono decine le famiglie che , anche a Villa Bartolomea, vivono momenti di incertezza economica e non vedono solide prospettive per il futuro.
Tra le aziende del nostro territorio che vivono momenti di difficoltà, oramai quasi croniche, c’è la Sicar (ex SMV) azienda storica del nostro paese che impiega circa una sessantina di dipendenti.

Alle difficoltà incontrate nel 2010, con lunghi periodi di cassa integrazione e attese interminabili per gli stipendi arretrati si aggiungono ora difficoltà dello stesso tipo anche per l’inizio del 2011. Nella speranza che la situazione si sistemi al più presto, e che la proprietà riesca a far assumere all’azienda un assetto stabile ,non possiamo che solidarizzare con i dipendenti e le loro famiglie.

Due problemi fondamentali attanagliano comunque il lavoro italiano: la precarietà ed il bassissimo tasso di occupazione delle donne e dei giovani. la profonda crisi in corso ha pesantemente aggravato i mali storici del nostro paese : quasi 700.000 occupati in meno da Aprile 2008 ad oggi. Un milione di lavoratori in cassa integrazione nel 2010.
Soffrono, in particolare i giovani per i quali il tasso di disoccupazione si è impennato di oltre 7 punti percentuale ( 28%). Alle categorie escluse dal mercato del lavoro, si sono aggiunti negli ultimi mesi anche gli ultracinquantenni di tutte le qualifiche.

Speriamo non solo che la situazione economica migliori ma anche che le Istituzioni facciano al meglio il loro lavoro per ridare fiducia e speranza a questo paese.

sabato 21 maggio 2011

L'acqua fa gola - Parte Terza

I privati faranno pagare di più l'acqua?
A dire il vero i dati empirici sono per ora pochi. E' certo che gli affidamenti degli Ato ad aziende miste o private che hanno promesso più investimenti hanno comportato un balzo secco della bolletta. Dal 2002 ad oggi siamo al 65% in più di media. Gli abitanti di Toscana (462 euro di spesa l'anno), Umbria (412), Emilia (383) e Liguria (367) - le regioni dove il processo di privatizzazione è più avanti - sono quelli che scontano prezzi più elevato (i lombardi, per dire, spendono 104 euro).
La spiegazione sembra stare nel fatto che dove l'acqua costa di più, ci sono anche maggiori investimenti per la manutenzione degli impianti ma non sempre è così: "Ad Agrigento c'è la bolletta più alta del paese e l'acqua arriva due volte la settimana e solo in due terzi della città - dice Bersani - . Salvo poi scoprire che il gestore privato Girgenti Acque ne vende un bel po' a Coca Cola per fare una bevanda gassata". A Latina - dove il Comune è affiancato da Veolia - i costi sono schizzati "tra il 300 e il 3000%" calcola Bersani e 700 famiglie si autoriducono ogni mese la bolletta pagando il giusto (dicono loro) al Comune.
Quello che maggiormente ci preoccupa è però il business internazionale che si sta creando attorno al mercato dell'acqua, lo scorso 10 maggio la Nestlè ha proposto di far entrare l'acqua nelle quotazioni di Wall Street come ora accade con il petrolio ed il grano.

Vi basta solo questo per capire perchè POCHI vogliono privatizzare l'acqua di TUTTI.

Il 12 e il 13 giungo avete la possibilità di tagliare gli artigli di questi avvoltoi: non sprecatela.

giovedì 19 maggio 2011

L'acqua fa gola - Parte Seconda

In pratica cosa cambierà a fine 2011 (Se non vincono i referendum)?
Il Decreto Ronchi farà decadere tutti gli affidamenti alle società interne, a meno che non si apra il capitale per almeno il 40% a un socio privato. Le municipalizzate potranno invece conservare la gestione solo se la quota pubblica del loro capitale scenderà sotto il 40% a giugno 2013 e sotto il 30% a fine 2015.
L'identikit dei concorrenti a questa corsa all'ORO BLU è già abbastanza chiaro. Anche perché molti di loro hanno già messo uno zampino nel mercato idrico nazionale e si stanno organizzando da tempo per la grande partita della privatizzazione. A parte il business della gestione delle acque, che comunque sarà regolamentato, il boccone più grosso sono gli investimenti necessari per tappare le falle degli acquedotti nazionale: una torta gigantesca da 64,1 miliardi nell'arco dei prossimi 30 anni (compresi interventi su fogne e impianti di depurazione), che fa gola anche ai costruttori.
Chi pagherà gli investimenti alla rete idrica?
Secondo il Censis, per il 14%, saranno aiuti pubblici a fondo perduto. Per il resto saranno finanziati con le bollette. L'aumento necessario tra il 2010 e il 2020 - calcola Utilitatis - sarebbe del 18%. Un bel giro di soldini che ha già attirato diversi pretendenti al business dell'acqua privata.
Meglio per l'utente un gestore pubblico o privato?

L'esperienza degli ultimi anni non aiuta certo a sciogliere questo dubbio.Ci sono amministrazioni pubbliche più che efficienti ed economiche ( ad esempio Milano) e altre con bilanci e acquedotti che fanno acqua in tutti i sensi. I privati hanno spesso prezzi più alti ma in media tendono a garantire più servizi e investimenti.
Si è comunque notato che in mancaza di un'authority seria che regoli il settore, i privati tendono a sottrarsi a nuovi investimenti, a meno che non ci siano finanziamenti da parte pubblica, ovviamente.

Nel prossimo post, cercheremo di rispondere alla domanda: se entrano i privati, aumenteranno le tariffe?

lunedì 16 maggio 2011

L'Acqua fa gola - parte prima.

E' tempo di parlare dei due refendum ACQUA BENE COMUNE.
E' notizia di questi giorni che il plenipotenziario all'economia Giulio Tremonti ha intenzione di inserire nel decreto legge per lo Sviluppo Economico un provvedimento istitutivo dell'Autorità per l'acqua. È palese il tentativo di depotenziare i referendum contro la privatizzazione dei servizi idrici del prossimo giugno.
I comitati promomotori dei due referendum arrivano persino a dire che si tratta di "una farsa ideata al solo scopo di delegittimare il voto popolare.
Noi ci troviamo in sintonia con questo punto di vista, ma voi che ne pensate? Meglio ancora, vi siete fatti delle idee sul soggetto dei due referendum denominati ACQUA BENE COMUNE?
Niente paura, cercheremo in questo blog di chiarirvi un po' le idee, sperando di riuscirci.
Per non annoiarvi troppo, in questo primo post cercheremo di fotografare la situazione attuale della rete idrica italiana.

Secondo il decreto Ronchi (la legge che regola il settore) entro dicembre 2011 gli enti locali dovranno aprire una volta per tutte ai privati il mercato dell'acqua. Mantenendo la proprietà dell'acqua ma affidandone a terzi la gestione industriale. Questo accadrebbe però se non vincessero i referendum.

Fino a pochi mesi fa il "mercato dell'acqua" era regolato dalla legge Galli risalente a metà degli anni '90. La legge Galli, in pratica disegnava un'Italia dell'acqua "federale" divisa in 92 Ambiti territoriali ottimali (Ato) pubblici che dopo aver steso un programma di interventi necessari per migliorare la rete dovevano riaffidare il servizio. Si trattò di una piccola rivoluzione accompagnata dal passaggio da un sistema tariffario rigido (regolato dal Cipe per tutto il paese) a una tariffa reale media in grado di coprire gli investimenti e un rendimento garantito al gestore (il 7%). Con un tetto di incremento annuo per i prezzi al consumo fissato comunque al 5%.
Per la legge Galli però non tutto è andato per il verso giusto, a 15 anni dalla riforma dei 92 Ato, solo 72 hanno provveduto ad affidare il servizio e l'acqua è ancora saldamente in mano pubblica. Ben 34 Ato hanno girato la gestione a realtà controllate al 100% da enti locali. In tredici casi è stata passata a società quotate ma a forte presenza pubblica come le multitutility e in altri dodici ad aziende miste pubblico-privato. Solo 6 Ato - di cui cinque in Sicilia - hanno consegnato le chiavi dei loro acquedotti (ma non la proprietà) interamente ai privati.
Nel prossimo post, vedremo cosa potrebbe accedere se non ci fosse di mezzo il referendum. Intanto, se volete saperne di più, visitate questo sito: Forum Italiano dei movimenti per l'acqua.

venerdì 6 maggio 2011

Zanardo all'opposizione!

E non veniteci a dire che a Villa Bartolomea non succede mai niente, nel nostro allegro comune in realtà ne succedono di tutti i colori.
Leggendo L'Arena di ieri, scopriamo infatti che il Consigliere Gianni Zanardo (PdL) è finito "a sua insaputa" sui banchi della minoranza.


Nell'ultima seduta del Consiglio Comunale infatti, il Consigliere Zanardo ha scoperto che la sua poltrona era stata spostata tra le fila dell'opposizione da una decisione "d'imperio" del Sindaco Bersan (PdL) e del Vicesindaco Faggion (Lega Nord), il tutto senza alcuna comunicazione o preavviso (una bella sorpresa insomma).


La decisione è stata presa dopo il manifestarsi di varie divergenze di vedute tra la maggioranza e lo stesso Zanardo che ne faceva parte, sull'Arena, il Vicesindaco Faggion dichiara: «ci siamo chiesti se non fosse arrivato il momento di estromettere dal nostro gruppo un consigliere che esprimeva da tempo idee contrarie. Si è trattato solo di trasferirlo di posto, perché, di fatto, si era già allontanato lui».

Zanardo, ovviamente, non l'ha presa bene e rivela: «Ho appreso del mio trasferimento solo a cose fatte e con un sms della minoranza». 
E inquadra la situazione nello scenario politico del comune di queste ultime settimane «un nuovo tentativo di aumentare le polemiche intorno a me, fomentate in questi giorni grazie ai volantini anonimi che qualcuno in paese si ostina a dire siano opera mia. Non solo ribadisco di essere estraneo alla vicenda, ma anche che mi piace usare il consiglio comunale per esprimere le mie idee e non volantini senza firma. Quanto al resto, è vero che da quasi due anni sono stato spesso in dissonanza con il resto del gruppo, ma solo per un fatto di  oscienza. La politica non c'entra. E l'avevo dichiarato fin da subito. Ora valuterò con calma la mia futura posizione. Magari sedendomi sui banchi di minoranza, così darò loro la soddisfazione di vedermi dall'altra parte»

Il consigliere della Lista Nuovo Progetto Luca Pradella ha criticato il modo e il metodo usato per il "trasferimento" del Consigliere Zanardo, mettendo anche in dubbio la sua regolarità, sembra infatti che l'azione compiuta dal Sindaco e dal suo Vice non rispetti i regolamenti di gestione del Consiglio Comunale.

Ci sa tanto che questa faccenda non si chiude qui...

Buon week end.

giovedì 5 maggio 2011

Quel Pasticciaccio Brutto della ZAI di Carpi - parte terza

E qui, concludiamo la vicenda sulla ZAI di Carpi di Villa Bartolomea. Nelle righe che seguono c'è il tristo epilogo della vicenda che se non altro, almeno mette la parola fine al pasticciaccio fatto dall'Amministrazione Bersan.


16/12/2010
la citazione della FC Consulting ha occupato l’amministrazione in una serie di cause per le quali non è possibile prevedere una conclusione a breve. Parte della Giunta Comunale (sono presenti 4 assessori su 7), con delibera 142, decide di riconoscere 200.000 € alla FC Consulting.

Esatto, avete capito bene.

Dopo aver fatto le ooportune valutazioni, il Sindaco Bersan ha deciso che era meglio fare un accordo transattivo con la FC Consulting versandogli DUECENTOMILA euro e restituendo i VENTIMILA che la FC Consulting aveva anticipato. Così facendo, almeno si è sbloccata la situazione e la lottizzazione può prendere il via ed incassare perciò i primi soldini.

Ma il Capogruppo di  Giuliano Rigo ha fatto notare: "...L’accordo con la Cogenest era stato già raggiunto nel 2008 e avrebbe permesso al comune di coprire tutte le spese sostenute per l’acquisto dei terreni, gli oneri di urbanizzazione e gli interessi passivi.
Solo il gravissimo dilettantismo di questa amministrazione, che ha provocato la citazione della FC Consulting, ha bloccato la vendita dei terreni per 3 anni, facendo in modo che si accumulassero interessi passivi per un valore vicino ai 2 milioni di euro, a cui vanno sommati i 200.000 € dell’accordo transattivo.
Inoltre, mentre la FC Consulting avrebbe pagato i lotti residui 28 €/mq, le ditte attualmente interessate non sarebbero disposte a spendere più della metà, con un mancato guadagno di almeno 3 milioni di euro!
Basta poco a fare le somme: questa amministrazione ha causato un danno al Comune di Villa Bartolomea che ammonta a più 5 milioni di euro, trasformando quello che avrebbe potuto essere l’affare del secolo in un patatrac!..."

Questo è tutto. Ci verrebbe anche la voglia di fare dell'ironia, ma in realtà tutta questa vicenda ci ha lasciati imbarazzati ed increduli. Amministrare una reltà come il Comune di Villa Bartolomea non è facile, ci vuole competenza ed una squadra affiatata, sopratutto nel futuro prossimo quando il Federalismo promosso dall'attuale Governo farà calare la sua scure sui già disastrati bilanci del nostro Comune.
A nostro avviso servono persone che si dimostrino più capaci e che sappiano condurre e pianificare la crescita dell'intero Comune e della sua collettività.
L'Amministrazione attuale, a parer nostro, non ci sembra adatta allo scopo.

mercoledì 4 maggio 2011

Quel Pasticciaccio Brutto della ZAI di Carpi - parte seconda

Sembra che questo riassuntino sulla vicenda della ZAI di Carpi di Villa Bartolomea abbia riscosso il vostro interesse, questo ci fa piacere perchè è segno di interesse e di attenzione verso le vicende che interessano il nostro territorio.
Possiamo perciò passare alla seconda parte del nostro racconto.

In data non non pervenutaci viene presentato dall' amministrazione Bersan il primo bando di assegnazione dei lotti. I costi unitari vanno dai 40 ai 100 €/mq, per un costo medio di circa 65 €/mq. Il comune prevede di incassare un totale di 17.722.550 €, con un utile stimato di circa 11 milioni di euro.

20/12/2007
il consiglio comunale, con i voti della sola maggioranza, approva la permuta di 14.500 mq di terreno compresi nella nuova ZAI di Carpi con il Consorzio agrario sito in via Bellini, della superficie complessiva di 8.179 mq (cf. deliberazione C.C. 57/2007). Secondo il bando vigente in quel periodo, il terreno ceduto al Consorzio aveva il valore di 100 €/mq, per complessivi 1.450.000 €.

14/02/2008
la Giunta Comunale, con delibera 22/08, assegna alla Cogenest i lotti 1-2-3 per un valore complessivo di 3.370.000 €. Con questa vendita il comune di Villa Bartolomea coprirebbe completamente tutti i costi di acquisto dei terreni, le opere di urbanizzazione e gli interessi accumulati fino a quel momento. Si stima che tutti gli altri 15 lotti, una volta venduti, comporterebbero un utile netto per il comune di almeno 8 milioni di euro.

05/06/2008
la giunta comunale fa prima scendere il costo dei terreni da permutare con il Consorzio da 100 a 65 €/mq (delibera G.C. 93/2008) e poi fissa il valore della permuta a 942.500 € (delibera G.C. 93/2008).

26/06/2008
la ditta FC Consulting esercita un’opzione onerosa del valore di 10.000 € per bloccare i terreni rimanenti in vista di un possibile acquisto. Il comune incassa l’assegno, impegnandosi in questo modo alla vendita a favore della FC Consulting.

08/07/2008
il comune emette un bando integrativo per la vendita dei lotti rimanenti, escludendo quindi quelli già venduti alla Cogenest e quelli oggetto di permuta con il Consorzio agrario. Il costo unitario scende da 65 €/mq a 28 €/mq, ma le opere di urbanizzazione diventano a carico dell’acquirente.

04/09/2008
la Giunta Comunale, con delibera 126/08, modifica l’assegnazione dei lotti alla Cogenest. Viene estratto dall’accordo il lotto 1 e vengono parzialmente modificati i lotti 2 e 3. La vendita frutterebbe complessivamente al comune 1.948.000 €. Questo non coprirebbe del tutto le spese effettuate dall’amministrazione per la ZAI di Carpi, ma il sindaco afferma comunque trionfalmente ai giornali che “lo sbilancio è risolto”

25/09/2008
La Giunta Comunale, con delibera 136/08, assegna alla FC Consulting i lotti “residui”. Il valore unitario dei lotti, da urbanizzare, è stabilito in 28 €/mq. L’incasso complessivo è stimato in 8.400.000 €.

22/10/2008
la FC Consulting cita il Comune di Villa Bartolomea, richiedendo 12.000.000 € a titolo di indennizzo, perché a suo parere il comune, assegnando i lotti 2 e 3 alla Cogenest, non ha rispettato gli accordi preliminari presi. La citazione non ha solo l’effetto di far sfumare un accordo che avrebbe portato un utile al comune di almeno 6 milioni di euro, ma soprattutto quello di bloccare completamente qualsiasi transazione riguardante i terreni della ZAI di Carpi, con l’esclusione dei terreni già assegnati al Consorzio.

05/11/2008
viene stipulato l’atto di permuta definitivo con il Consorzio, che comincia a costruire il nuovo edificio.

Ma anche per oggi, se non siete già informati, vi lasciamo con la suspence, domani completeremo lo svolgersi della vicenda corredato da alcune considerazioni.
Stay Tuned!

martedì 3 maggio 2011

Quel Pasticciaccio Brutto della ZAI di Carpi - parte prima

Pensiamo di farvi cosa gradita nel pubblicare una sintetica cronistoria di come è nata e si è evoluta l'affaire dei terreni sui quali sorgerà la ZAI di Carpi di Villabartolomea ( o d'Adige se lo preferite).
La pubblichiamo a puntate, così potrete leggerla e digerirla più comodamente. Non vi mancherà di notare come, nel corso degli eventi, una buona occasione sia stata sprecata per la cattiva gestione dell'affare. Tanto paga sempre Pantalone.

Andiamo a cominciar:

18/09/2003
la provincia di Verona sottoscrive tramite decreto un accordo di pianificazione coordinata con i comuni di Villa Bartolomea e Castagnaro, che prevede la creazione di una nuova zona artigianale industriale al confine tra i due comuni.

 Tra il 2003 e il 2004
vengono acquistati terreni agricoli al valore di 7,5 €/mq per un costo complessivo di circa 2.700.000€ . Il comune di Villa Bartolomea diventa proprietario di una zona, per il momento ancora agricola, di circa 300.000 mq.

12/05/2004
il comune di Villa Bartolomea trasmette alla Regione la proposta di Variante n°17, che prevede la trasformazione dell’area agricola appena acquisita in zona artigianale industriale, secondo quanto già concordato con la provincia.

Giugno 2004
le elezioni amministrative determinano la vittoria del gruppo “Liste unite per Romano”. Il gruppo “Nuovo Progetto”, che aveva amministrato nei 10 anni precedenti ed aveva fortemente spinto per la realizzazione della nuova zona industriale, siede ora sui banchi della minoranza.

23/05/2006
la Regione Veneto fa pervenire al comune di Villa Bartolomea le proprie osservazioni e proposte di modifica della variante 17. I tempi richiesti per l’attuazione della variante sono più lunghi del previsto, in quanto la Regione chiede che siano completate le zone artigianali già presenti prima di dare il via ad una nuova zona artigianale

 31/08/2006
il comune di Villa Bartolomea recepisce le osservazioni della Regione Veneto e co la delibera del Consiglio Comunale 27/2006 propone l’attuazione delle modifiche necessarie per l’attuazione della variante
28/03/2007
 la Regione, dopo 3 anni di attesa, finalmente approva la variante (argomento n° 162)

 Maggio 2007
si svolgono nuove elezioni amministrative. Diventa sindaco Luca Bersan, ancora del gruppo “Liste unite”

E qui finisce la prima parte.
Vi lasciamo la suspence per godervi la seconda parte della vicenda, ricca di colpi di scena e dichiarazioni roboanti.
Se rilevate imprecisioni, avete domande o commenti oppure avete da fare delle rettifiche o precisazioni su quanto scritto, LASCIATE UN COMMENTO a questo post. Troverete tutta la nostra attenzione.

lunedì 2 maggio 2011

FIORI AMARI? parte II

Ennesimo misterioso e criptico volantino del fantomatico comitato Villa in Fiore.

Rispetto al precedente, come potete vedere, è stato aggiunto il nome del megassessore Bertoldo rendendo la questione ancora più complicata, perchè noi, che stiamo seguendo le vicende dall'esterno, capiamo ancor meno di che cosa si stia parlando di preciso su questi foglietti.

Da ricordare che nel frattempo l'Amministrazione in carica ha già provveduto con una querela contro ignoti per tutelare la propria immagine, ma sopratutto per scoraggiare da questi insulti gratuiti.

A noi non piace questo sterile clima litigioso che si sta instaurando nella nostra comunità. Non vogliamo nemmeno entrare nei meriti di questo litigio che sembra una cosa interna al rapporto LEGA-PDL di Villa Bartolomea.

Non ci piace questo modo di lanciare accuse "alla cazzo" (perdonateci il francesismo) senza entrare nel merito delle questioni e sopratutto senza spiegarne le motivazione e le proprie ragioni.

Qualsiasi ubriacone da bar è capace di dire "Governo Ladro" o "Roma Ladrona" se preferite. Ma questa non è politica e nemmeno buona amministrazione, questi sono discorsi "da bar", per l'appunto, e dentro al bar devono restare.
Ci auspichiamo nei prossimi mesi un clima più sereno e costruttivo, sopratutto per il bene di tutti.




lunedì 25 aprile 2011

Due parole sui refedum del 12 e 13 Giugno

Il 12 e 13 Giugno si potrà (dovrà!) votare per due referendum abrogativi, uno riguardante la "privatizzazione dell'acqua", l'altro per bandire ( per la seconda volta) la produzione di energia nucleare in Italia.
Non sono cose da poco perchè entrambe le questioni toccano direttamente il futuro industriale del nostro paese e delle nostre tasche.
In entrambi i casi c'è la volonta di mettere nelle mani di pochi l'interesse di molti, questo vale sopratutto per l'acqua, ma oggi vale anche per l'energia elettrica.
Ora, questo disastrato governo ha cercato di annullare l'effetto dei refendum bloccando le due leggi, riservandosi però di tirarle fuori dopo la campagna elettorale.
Gesto ridicolo, perchè, a detta loro, il nucleare e la privatizzazione dell'acqua sono due punti fondamentali per il rilancio del paese, talmente fondamentali che appena hanno visto che rischiano la poltrona li hanno ritirati.
 
La verità è che privatizzare l'acqua e la ripresa del nucleare sono una scelta politica per centralizzare una fetta di potere in mano a pochi affaristi che, tra l'altro saranno pure in grado di influenzare le scelte economiche della nazione.
 
Più acqua pubblica e più energie alternative ( magari prodotte da più soggetti differenti ) significa maggior concorrenza e maggior sviluppo del mercato ( senza parlare dei benefici ambientali ) tutta Europa sta andando in questa direzione.
Solo da noi ora si parla di ritorno alle centrali a carbone, ma questo è uno spauracchio che ci mettono di fronte perchè questo governo è fatto da gente del secolo scorso incapace di progettare il futuro.
 
La privatizzazione dell'acqua, non riguarda poi solo la distribuzione dell'acqua potabile, ma anche l'enorme business delle acqua reflue e delle fognature. Volete proprio dare in gestione le vostre fogne ad un privato che vive di profitto?
Pensate proprio che sia un buon affare?
 
Siete proprio convinti che l'energia elettrica prodotta con il nucleare sia a basso costo?
Se così fosse, perchè la Germania, dopo trent'anni di nucleare, ancor prima di Fukushima, si è buttata sull'eolico e sul solare?
 
Pensaci, vai a votare e vota SI.

venerdì 22 aprile 2011

I Buffoni Nucleari

«Abbiamo parlato molto del futuro dell'energia nel mondo e siglato un accordo che può segnare una svolta per il nucleare. Un progetto che potrà cambiare gli scenari della produzione di energia per le generazioni future»
Silvio Berlusconi da Corriere.it 26 aprile 2010

L’Italia, senza il nucleare, è destinata a morire. Il petrolio sarà esaurito in mezzo secolo, tra 80-100 anni sarà la volta del carbone, poi il gas. Le altre fonti non saranno sufficienti a garantire la produzione dell’energia di cui abbiamo bisogno. Paesi come India, Cina, Francia e Svizzera lo hanno capito, per questo il mio nuovo incarico deriva da una scelta moralmente corretta.
Umberto Veronesi da Green Style 7 marzo 2011

"Nucleare, è arrivata l'ora di accelerare"
Paolo Romani da Libero News.it 09 marzo 2011

"il programma nucleare italiano va avanti con la consapevolezza di una scelta giusta".
Giovanna Prestigiacomo da Unione Sarda.it 15 marzo 2011

"E' adesso importante andare avanti e guardare al futuro, impiegando le migliori tecnologie disponibili sul mercato per la produzione di energia pulita, in particolar modo per quanto riguarda il comparto delle rinnovabili e dell'energia verde".
Paolo Romani da Libero News.it 19 Aprile 2011 

"E’ finita. Non possiamo mica rischiare di perdere le elezioni per il nucleare. Non facciamo cazzate. Bisogna uscirne, ma in maniera soft. Ora non dobbiamo fare niente. Si decide tutto tra un mese".
Giovanna Prestigiacomo da Blog Sicilia 21 Aprile 2011"

C'è bisogno di commentare?

mercoledì 13 aprile 2011

Fiori Amari?

Forse ci siamo persi qualcosa, perchè improvvisamente ci è capitato tra le mani questo volantino (ci sarà l'immagine con ingrandimento) che la butta veramente giù dura verso l'attuale amministrazione PDL-LEGA.
Chi ha scritto queste righe nello spirito ha tutta la nostra comprensione, nel merito invece ci lascia piuttosto perplessi...di che diamine sta parlando?
Che l'autore del foglietto ce l'abbia con il signori Faggion e Bersan è chiaro; quello che non è chiaro sono le accuse che vengono mosse ai due.
Non sono chiare sopratutto perchè non sono motivate, a cosa si riferiscono?

Tra l'altro, lo scrivente dice "...avete umiliato anche coloro che fanno parte della vostra amministrazione" portandonci a pensare che si tratti di una persona politicamente vicina all'attuale giunta di villabartolomea.
Che si tratti quindi di una faida interna al centrodestra?

Anche la firma "COMITATO VILLA IN FIORE" in questo momento non ci dice nulla.
Mah? Se ci saranno novità, vi terremo informati.

martedì 12 aprile 2011

Tutto è bene quel che finisce bene?

Almeno questa faccenda in qualche modo si è conclusa.
Forse, anzi certamente, non nel migliore dei modi ma almeno un progresso si è fatto.
D'altra parte nel nostro comune stiamo vivendo tempi difficili ed è meglio vedere il bicchiere mezzo pieno.
Vi consigliamo di leggere l'articolo tratto da "Il Nuovo Giornale" che fa un resoconto esauriente della vicenda

lunedì 11 aprile 2011

Si farà l'autostrada sulla transpolesana?

Cominciamo a dar vita a questo Blog con quella che si spera una buona notizia.
Dico "si spera" perchè quelle che abbiamo raccolto sono solo voci di corridoio che non trovano nessuna conferma in atti o comunicazioni vestite di ufficialità.
A quanto si mormora in giro, il Consorzio che dovrebbe realizzare l'infrastruttura ha intenzione di ritirarsi e di abbandonare il progetto perchè diventato troppo oneroso per l'eccessiva richiesta di strade complanari richieste dai comuni interessati.
Se ciò dovesse corrispondere al vero, non ci sarebbe affatto da meravigliarsi, è sufficiente fare due ragionamenti sul nostro territorio comunale per capire che, una volta privati dell'uscita in Zona Artigianale (che verrebbe spostata all'altezza del ponte di Terrazzo) sarebbe necessario una via per impedire che il traffico commerciale invada i centri delle frazioni e del capoluogo.
Applicate queste richieste anche agli altri comuni che come previsto, perderebbero l'accesso sulla strada e potete ben immaginare l'effetto domino che si è creato.

La verità è che gli unici che hanno bisogno di questa autostrada sono quelli che vogliono costruirla per poi averla in concessione.
Avere una strada a scorrimento veloce che colleghi Legnago con Mantova non è affatto una brutta idea, ma privare il nostro territorio di un'arteria che oggi tiene collegati capillarmente tutti i comuni da Verona e Rovigo, creando una diffusa rete di rapporti, è stata veramente una pessima idea.

Ora, speriamo che la notizia si riveli fondata. Comunque la pensiata, l'ex-doge Galan aveva annunciato l'avvio dei lavori per il 2010...scusa, quanti ne abbiamo oggi?